STORIA

Alfredo Zanellato Vignale, nipote del Carrozziere Alfredo Vignale, per il suo buon comportamento a scuola, all’età di 9 anni riceve in dono da sua madre, Bianca Vignale, una scatola di colori a olio ed é amore a prima vista. Numerosi sono i dipinti adolescenziali, e sono soprattutto copie dei più vari soggetti, da donare poi ad amici e parenti.
A 19 anni conosce la tempera attraverso i bozzetti che il grande Giovanni Michelotti realizza per lo zio carrozziere, ed anche questo é subito amore.
Inizia così a disegnare anche lui bozzetti di auto per lo zio senza per altro trascurare i dipinti a olio, sua prima passione.
Nel periodo universitario subisce molto l’influenza dei metafisici prima e dei surrealisti poi, e realizza la sua prima mostra nel 1963 al Circolo Calabrese di piazza Castello a Torino.
Espone ancora, nel ’66 a un Circolo Studentesco Universitario e nel 1968, sotto le armi, partecipa a un concorso di pittura classificandosi secondo assoluto. Nei primi anni ’70 la sua decollante attività professionale di ingegnere-designer lo tiene per un po’ lontano dalle tele e dai pennelli finché, nel 1976 avviene l’incontro con Giancenzo Màdaro, vicedirettore di QUATTRORUOTE, il quale, dopo aver visto alcuni suoi bozzetti di auto, gli propone una collaborazione che, passando per altre riviste quali AUTORUOTE 4X4 e AUTO OGGI, durerà per quasi vent’anni.
Nel frattempo, e siamo nel 1978, incontra quello che sarà il suo secondo maestro, Guido Bertello, grande illustratore e pittore verista, che lo inizierà al fascino del disegno dal vero, del nudo e dell’acquerello.
Il decennio degli anni ’80, al di là dell’attività professionale, è interamente dedicato alle illustrazioni per le suddette riviste, e l’attività pittorica è quindi costretta a segnare il passo.
Nel 1991 però gli è richiesto di partecipare a una mostra collettiva presso l’Istituto La Salle insieme ai pittori Ciocca, Maiolo, Maneglia, Manfredi e Sesia della Merla, dove Zanellato Vignale espone tele a olio e acquerelli.
L’anno successivo è invitato a esporre quadri di automobili a una Mostra di autoretrò presso il “Palagagliardi” di Aosta e nel 1993 TORINO DOMANI gli organizza una mostra personale sulle auto d’epoca presso la sede di Via Garibaldi a Torino.
Nel 1994 il Club Piemonte Ferrari allestisce presso l’Autosalone Walter Bordese di Piazza Adriano una manifestazione per la ricorrenza della fondazione e propone una rassegna di disegni e dipinti sulle più belle carrozzerie realizzate da Vignale su meccanica Ferrari: Alfredo Zanellato Vignale realizza per l’occasione una ventina di opere che riscuotono l’incondizionato consenso degli appassionati e della critica.
Nel 1996, dopo aver preso parte alla mostra “Torino Design” dove espone soltanto oggetti progettati in qualità di designer, è invitato alla mostra “NASCERE DESIGNER” alla Sala delle Arti di Collegno, dove espone ancora bozzetti, dipinti, vignette e caricature riguardanti il mondo dell’auto.
Intanto la passione per la pittura lo porta a incontrare, anche se fugacemente, il suo terzo pigmalione, Mario Caffaro Rore, uno degli ultimi maestri dell’affresco e della pittura sacra.
Nonostante la breve frequentazione egli impara l’arte degli antichi maestri, ossia la tecnica del dipinto a olio a velature, cosa che gli consente di effettuare, con cognizione di causa, copie perfette dei capolavori della classicità.
La realizzazione di un calendario 2006 da parte della rivista RUOTECLASSICHE, nel quale i dipinti di Alfredo Zanellato Vignale compaiono insieme a quelli di altri due grandi “Maestri del design”, Paul Bracq e Bruno Sacco, rende omaggio alla ecletticità della sua figura e appare come un degno riconoscimento di un’attività ultraquarantennale dedicata all’automobile, al design e alla pittura.
Dal 2009 collabora con l’ASI in qualità di componente della Commissione Case Costruttrici & Design, istituendo una Scuola per il Restauro delle Auto d’Epoca. Tiene spesso conferenze sull’auto, sull’arte e sulla scienza.
Attualmente, oltre a curare l’archivio del suo amato zio Alfredo Vignale, divide il suo tempo fra la pittura, soprattutto ritratti e Copie d’Autore, e la scrittura, romanzi, biografie e saggi. Questi ultimi trattano di scienza, l’ultima passione in ordine di tempo di Alfredo Zanellato Vignale.